Associazione Pazienti Retina
Ente del Terzo Settore
Associazione Pazienti Retina ETS

Saperne di più - Retina

A cura del Comitato Scientifico

Degenerazione maculare legata alla età

AUTORE: Dr. Enrico Borrelli

La maculopatia legata all’età (DMLE o AMD) è una malattia della macula che, nelle forme più gravi, può portare ad un grave danno della visione centrale.
Esempio di sanguinamento maculare da DMLE neovascolare
Esempio di sanguinamento maculare da DMLE neovascolare

Cos’è?  La macula è la parte più centrale e nobile della retina che ci permette, tra le tante cose, di leggere, di guidare e di riconoscere i nostri cari. La maculopatia legata all’età (DMLE o AMD) è una malattia della macula che, nelle forme più gravi, può portare ad un grave danno della visione centrale. La malattia inizia con una “forma secca”, caratterizzata dalla presenza di depositi giallastri sotto la retina, chiamati drusen. La “forma secca”, nelle forme avanzate, può portare ad un assottigliamento della retina con grave danno della visione centrale. Nel 10% dei casi la “forma secca” può trasformarsi in un una “forma umida o essudativa”, caratterizzata dalla formazione di vasi sanguigni anomali che possono portare ad un grave danno della macula.

Chi colpisce? Colpisce soprattutto persone sopra i 50 anni di età (per questo è detta, appunto, maculopatia legata all’età). Si stima che in Italia siano affette circa 1 milione di persone e che molte di queste arrivino alla diagnosi in ritardo, poiché non sempre è semplice riconoscere i primi sintomi della malattia.

Come si previene? È possibile prevenire la maculopatia legata all’età agendo sui fattori di rischio: evitare il fumo, proteggere gli occhi con gli occhiali da sole, tenere sotto controllo i disturbi cardiovascolari, consumare molta frutta e verdura. Inoltre, controlli oculistici regolari permettono di riconoscere la malattia nelle prime fasi, quando spesso la malattia non dà nessun sintomo. Il vostro oculista potrebbe richiedere alcuni esami che completino la visita, come l’OCT e la Fluorangiografia, esami non pericolosi e molto utili.

Come si cura? Esistono poche terapie e non sempre efficaci per la “forma secca”. Al contrario, la “forma umida” è sì la più grave, ma anche quella che ha le migliori scelte terapeutiche, soprattutto con iniezioni intraoculari di farmaco mirato a far regredire i vasi sanguigni anomali.

AUTORE: Dr. Enrico Borrelli

Ospedale San Raffaele, Milano